Estrazione

Tutto ciò che abbiamo visto finora è stato merito esclusivo della natura, ma proviamo a vedere come, a questo punto avviene il passaggio di consegne nelle mani esperte dell’uomo.

La maggior parte dei depositi gemmiferi sono stati scoperti per caso, senza tecniche moderne o basi scientifiche, ed ancora oggi esistono zone in cui i metodi di estrazione sono gli stessi di duemila anni fa.

Il metodo più semplice è quello di estrazione della ghiaia gemmifera dai letti asciutti di antichi corsi d’acqua. Questo procedimento consiste nello scavare un piccolo pozzo verticale nelle ghiaie e, se le condizioni lo permettono, successive gallerie orizzontali dalla base del pozzo.

I cristalli, che crescono all’interno di una roccia-madre, sono liberati con degli utensili a mano, con attrezzi ad aria compressa o con del semplice esplosivo.
Le rocce disintegrate vengono successivamente lavate mediante canali di arricchimento: il materiale gemmifero, più pesante della roccia, si deposita sul fondo di vasche di raccolta.

L’estrazione dai depositi secondari è differente, ma allo stesso modo semplice. Si ottiene asportando completamente la copertura della miniera, che per questa ragione è chiamata a cielo aperto.
Anche in questo caso, se necessario, si ricorre all’aiuto di getti d’acqua per disgregare il sottosuolo.

Tutti i procedimenti successivi sono simili a quelli analizzati precedentemente.
Una volta estratte le gemme… non ci resta che classificarle!